23 Ottobre 2025
Comunicato dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Modena:
In merito alle recenti dichiarazioni del consigliere comunale Alberto Bignardi, secondo cui “se mi devo fare operare di appendicite, mi opera un medico e non un infermiere”, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Modena ritiene necessario intervenire per chiarire alcuni concetti fondamentali sul ruolo e sulle competenze degli infermieri nel sistema sanitario.
Nessuno mette in discussione che l’atto chirurgico sia di competenza medica. È però altrettanto doveroso ricordare che la cura della persona non si esaurisce nell’intervento, ma comprende un percorso complesso, assistenziale, clinico, relazionale e organizzativo, in cui l’infermiere svolge un ruolo insostituibile e pienamente autonomo, come riconosciuto dalla legislazione italiana ed europea.
L’infermiere è un professionista sanitario laureato, abilitato all’esercizio di una professione intellettuale regolamentata dallo Stato, con competenze specifiche che riguardano la prevenzione, l’assistenza, la gestione dei processi di cura e la promozione della salute. Non “aiuta” semplicemente il medico, ma opera in collaborazione con lui e con gli altri professionisti della salute per garantire sicurezza, qualità e continuità delle cure. Le Leggi 42/1999 e 251/2000 hanno definitivamente sancito l’autonomia e la responsabilità della professione infermieristica, ponendo fine alla visione gerarchica e subordinata che apparteneva a un modello sanitario ormai superato.
Oggi l’infermiere è titolare di un proprio campo di competenze, di decisione e di responsabilità clinica e deontologica. Nelle sale operatorie, nei reparti, nei servizi territoriali e domiciliari, gli infermieri garantiscono quotidianamente la sicurezza del paziente, la gestione delle complicanze, il monitoraggio costante, l’educazione terapeutica, il supporto psicologico e la continuità dell’assistenza: tutti elementi che, insieme all’atto medico, concorrono a definire la qualità della cura. Ridurre questa complessa realtà professionale a una visione gerarchica o a un paragone improprio significa non riconoscere l’evoluzione della sanità moderna e il valore delle competenze che migliaia di infermieri mettono in campo ogni giorno, spesso in contesti di grande complessità e responsabilità.
Il lavoro in sanità non è una somma di ruoli subordinati, ma una rete di competenze che si integrano nel rispetto reciproco e nell’obiettivo comune di tutelare la salute dei cittadini. L’infermiere e il medico, pur con funzioni e responsabilità diverse, sono parte di un’unica squadra al servizio della persona.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Modena ritiene inoltre fondamentale sottolineare che le istituzioni, oggi chiamate a fronteggiare una grave e crescente carenza di personale infermieristico, dovrebbero essere le prime a promuovere e valorizzare questa professione, riconoscendone il ruolo cruciale nel sistema sanitario.
Sminuire pubblicamente il valore degli infermieri non solo rappresenta un’ingiustizia verso chi ogni giorno garantisce assistenza e sicurezza ai cittadini, ma rischia anche di scoraggiare le nuove generazioni dall’intraprendere un percorso formativo e professionale già oggi in sofferenza. Un linguaggio o un atteggiamento denigratorio, soprattutto se proveniente da rappresentanti istituzionali, non fa che aggravare il problema, rendendo le stesse istituzioni corresponsabili della carenza che dichiarano di voler risolvere.
Non è coerente denunciare la carenza di infermieri senza valorizzare adeguatamente il loro contributo essenziale. L’Ordine auspica che il dibattito pubblico mantenga sempre un linguaggio rispettoso e consapevole del valore di tutte le professioni sanitarie. Solo così sarà possibile rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e rendere giustizia al lavoro quotidiano di chi, con competenza, dedizione e senso etico, si prende cura delle persone nei momenti di maggiore fragilità.
La Presidente OPI Modena
Dott.ssa Carmela Giudice

Modificato: 23 Ottobre 2025
